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Idealismo etico di Fichte

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Johann Gottlieb Fichte nasce il 19 maggio 1762 a Rammenau in Germania. Il pensiero di Fichte giudica inammissibile la cosa in sé kantiana, in quanto nozione di una realtà estranea all’io. Egli afferma decisamente l’Io come attività creatrice nel mondo e priva di limiti. Con ciò si compie il passaggio dal criticismo kantiano all’idealismo. L’Io come principio assoluto e infinito Il rifiuto della cosa in sé e l'affermazione dell'Io Fichte conduce alle astiene conseguenze la critica dei circoli antikantiani e si concentra su due punti fondamentali: 1) la preesistenza di una “cosa a sé” indipendente dal soggetto e fuori dalle sue possibilità conoscitive; 2) l’insoluto problema dell’origine del materiale sensibile della conoscenza ; Secondo Fichte, se il mondo dell’esperienza possibile è quello della rappresentazione, non si può ammettere nulla al di fuori del soggetto stesso . Quest’ultimo, poiché nella prospettiva fichtiana non è più limitato da una presun