Hegel e la razionalità del reale
Georg Willheim Friedrich Hegel nasce a Stoccarda, capitale della regione del Wurttemberg in Germania.
Secondo Hegel la filosofia è una scienza rigorosa, strumento privilegiato di comprensione di una realtà colta come "processo" e incessante divenire.
L'idea che la virtù coincida con l'intero intende che non consiste in una considerazione parziale delle cose (astrazione), ma nella loro visione completa e globale -> infatti ogni cosa o aspetto del reale ha un senso che risiede nella sua relazione con tutti gli altri.
Con concezione dialettica della realtà del pensiero Hegel intende che la realtà e il pensiero seguono la medesima legge di sviluppo, che si compone di tre momenti:
1. intellettuale o astratto (tesi)➥affermazione o posizione di un concetto astratto e limitato
2. dialettico o della negazione (antitesi)➥ la negazione della tesi come concetto limitato e finito
3. speculativo (sintesi)➥ la negazione della negazione, che è affermazione dell'unità delle determinazioni opposte
Secondo Hegel la filosofia è una scienza rigorosa, strumento privilegiato di comprensione di una realtà colta come "processo" e incessante divenire.
I tre concetti chiavi della filosofia hegeliana sono:
II concetti del complesso filosofico di Hegel e il presupposto fondamentale per comprenderlo sono tre:
1) la convinzione della realtà del reale;
2) l'idea che la virtù coincida con l'intero, il <<Tutto>>;
3) la concezione dialettica della realtà del pensiero.
2) l'idea che la virtù coincida con l'intero, il <<Tutto>>;
3) la concezione dialettica della realtà del pensiero.
Con convinzione della realtà nel reale si intende che tutta la realtà coincide con il dispiegarsi progressivo di un principio razionale (l'idea o Assoluto)➥ il quale è onnicomprensivo e non è sostanza ma processo. Dunque la sua verità si rivela alla fine, in cui si realizza la sintesi dei momenti precedenti.
La filosofia è descrizione di ciò che è già avvenuto e comprensione della struttura razionale degli eventi.
Hegel afferma che la filosofia è come la nottola (civetta), l'uccello sacro della dea della sapienza Minerva in quanto uccello notturno che iniziava la sua attività quando ormai la giornata volge al termine-> allo stesso modo, il lavoro del filosofo comincia "quando la giornata è finita".
La filosofia è sempre sapere che si volge a indagare una realtà già dispiegata: è coscienza di ciò che è stato ed è accaduto.
L'idea che la virtù coincida con l'intero intende che non consiste in una considerazione parziale delle cose (astrazione), ma nella loro visione completa e globale -> infatti ogni cosa o aspetto del reale ha un senso che risiede nella sua relazione con tutti gli altri.
Con concezione dialettica della realtà del pensiero Hegel intende che la realtà e il pensiero seguono la medesima legge di sviluppo, che si compone di tre momenti:
1. intellettuale o astratto (tesi)➥affermazione o posizione di un concetto astratto e limitato
2. dialettico o della negazione (antitesi)➥ la negazione della tesi come concetto limitato e finito
3. speculativo (sintesi)➥ la negazione della negazione, che è affermazione dell'unità delle determinazioni opposte
La fenomenologia dello spirito
Tappe per raggiungere l'Assoluto
➤Hegel mostra il cammino della coscienza verso l'Assoluto e la piena consapevolezza di se stessa nella Fenomenologia dello spirito.
Le tappe necessarie di tale processo evolutivo sono rappresentate da quelle che l'autore definisce le figure della coscienza. -> Ne sono esempio la figura del servo-padrone, in cui si mostra il percorso dialettico che la coscienza deve affrontare per affermare la propria identità, e quella della coscienza felice, caratteristica della coscienza cristiana, che aspira all'infinito ma non ha possibilità di raggiungerlo.
➤Nell'idealismo hegeliano la coscienza ottiene la più alta e perfetta nozione di se stessa. Questa consapevolezza non si raggiunge se non a presso d fatica e sacrificio. -> Tale è appunto la dialettica della storia, che mostra il divenire della vita spirituale attraverso la contraddizione: a ogni posizione determinata (tesi) corrisponde, infatti, un'altra opposta posizione (antitesi), da cui scaturisce, la sintesi, o risultato, che a sua volta dà origine a un nuovo processo dialettico.
➤Quella di Hegel tuttavia è una prospettiva ottimistica, in quanto pur presentato il processo dialettico come sviluppo dinamico che necessita della contraddizione e della negazione, mostra anche come ogni negatività e drammaticità siano superate in una visione globalmente positiva come quella della sintesi.
➤A questo proposito bisogna sottolineare come il filosofo stabilisca un termine alla dialettica stessa della storia, che non appare come un processo "aperto" cioè continuamente perfettibile ma "chiuso", avente cioè un risultato ben preciso e ben definito: il sapere assoluto e lo stessa sistema hegeliano che ne è l'espressione.
Fasi dell'Assoluto per giungere al pieno compimento
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