Henri Bergson
Henri
Bergson, nato il 1859 a Parigi, è stato un filosofo francese e le sue opere
condizionate dal Positivismo hanno influenzato molto la psicologia,
la biologia, l'arte, la letteratura e la teologia.
Il pensiero di Bergson, parte dalla concezione del tempo. Questo tema riveste un valore particolare, perché da esso il filosofo francese prende spunto per le sue riflessioni sulla memoria e sulla vita dello spirito, che si viene a qualificare come un continuo fluire e come slancio vitale e creativo.
LA CONCEZIONE DEL TEMPO
Secondo
Bergson, la scienza non riesce a cogliere né la
continuità né il movimento vero e reale della vita, ovvero ininterrotta produzione di novità.
La scienza opera
mediante processi che "semplificano"
la realtà concreta,
"immobilizzando" il suo soggetto e classificandolo,
seguendo la logica del calcolo. E' necessario però avere un' intelligenza
intuitiva, in grado di cogliere "dall'interno" la
dinamica del reale.
Secondo Bergson esistono diversi concetti di tempo:
Tempo
della scienza: "privo di durata",
definendole l'assenza. Il tempo della scienza è quello
"esteriore", è una successione
misurabile e omogenea di istanti, raffigurabile su una linea
retta costituita da una serie infinita di punti, tutti uguali.
Tempo
della coscienza: è concepito come flusso
continuo, incessante movimento degli stati di coscienza in cui
passato, presente e futuro si fondono.
Il tempo della coscienza è il
tempo dello spirito, un tempo interiore, e presenta
diverse qualità:
➥tempo della durata - tempo che dura, il passato
che è presente.
➥tempo della vita- delle cose che hanno
significato per ciascun individuo singolarmente.
➥tempo qualitativo - non è misurabile e ha senso
in ragione della qualità del ricordo che suscita in noi) è
un flusso continuo ( non soggetto ad essere diviso
in parti come gli istanti.
L'AMPLIAMENTO DEL CONCETTO DI MEMORIA
Bergson
identifica la coscienza con
la memoria,
e sostiene che in quest'ultima si distinguono 3 aspetti:
➥Ricordo
puro o chiamata anche memoria pura: la coscienza stessa, è pura
durata spirituale (conservazione integrale dell'esperienza
vissuta). Essa costituisce il deposito di tutti i ricordi
passati, in quanto registra automaticamente ciò che viviamo nella
sua forma originale. Il ricordo puro rappresenta il nostro passato.
➥Ricordo o immagine: è
l'atto con cui il nostro passato si concretizza nel
presente in vista dell'azione e questo spiega
perché per Bergson la coscienza, pur essendo memoria, non è sempre
ricordo, cioè non è sempre attualizzata.
➥Percezione: è
la facoltà che ci lega al mondo esterno e ha la
funzione di selezionare i dati che sono più utili ai
fini della nostra vita concreta. Una percezione isolata (un suono,
un odore, un'immagine) può essere occasione del riaffiorare
del ricordo, cioè dell'emergere di quella memoria profonda
che è sommersa al di sotto del livello consapevole.
LO SLANCIO VITALE
Un'ulteriore passo verso il superamento della separazione tra materia e spirito è rappresentato dal lavoro di Bergson "L'evoluzione
creatrice" del 1907.
Slancio
vitale :l'energia profonda che anima il mondo e lo porta a
oggettivarsi in forme di vita sempre più elevate dal punto
di vista dell'organizzazione. All'origine della
vita biologica e spirituale crea di continuo e in modo
imprevedibile, perché libera.
Essa non è scomponibile né riversibile e implica la conservazione integrale del passato.
➥Si tratta di un impulso spirituale e invisibile, che trabocca
nel mondo, concepito come un unico organismo vivente di cui
tutte le cose e gli individui sono partecipi.
➥Si espande
nell'universo, ma con un'intensità variabile, il che spiega la
differenziazione degli esseri e della specie, la vita
è creatività libera e imprevedibile.
Lo
slancio vitale raggiunge il suo vertice nell'uomo, un essere dotato di :
- Intelligenza: capacità di inventare e di realizzare strumenti artificiali (propria della scienza). Indispensabile per la vita pratica.
- Intuizione: capacità di penetrare l'essenza della vita cosmica (propria della metafisica). Consente una vera e propria conoscenza della realtà.
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